Ernia del disco intervertebrale: curarsi con l’ozono

Articolo realizzato a cura della redazione del sito di Polimedica Melfi con la supervisione dei nostri medici specialisti.

SPIEGHIAMO COS’È E IN QUALI CASI È CONSIGLIATA L’OZONOTERAPIA

Purtroppo molte persone hanno sperimentato di persona i problemi correlati alle ernie e alle protusioni discali.

Basti pensare che più di 4 italiani su 5 soffrono o soffriranno di discopatia. Con sintomi che possono essere percepiti come dei semplici fastidi, fino a dei dolori molto acuti che possono essere risolti, a seconda dei casi, tramite un approccio conservativo o, in extrema ratio, ricorrendo alla chirurgia.

In questo articolo viene spiegato cos’è un’ernia del disco intervetebrale, quali sono i sintomi e come si diagnostica.

In particolare il dottore ci parlerà dell’ozono terapia come valida opzione per trattare questo tipo di patologia della colonna vertebrale.

Indice:

Ernia del disco intervertebrale: di cosa si tratta

Le ernie discali rappresentano una patologia della colonna vertebrale molto diffusa:

più di 4 italiani su 5 soffrono o soffriranno di discopatia, con sintomi che possono spaziare da un dolore lombare blando ad uno acuto.

Le ernie del disco si manifestano soprattutto nella fascia d’età tra i 35 ed i 45 anni.

L’ernia del disco intervertebrale, o ernia discale, è il risultato della rottura dell’anulus fibroso del disco intervertebrale, con relativa dislocazione e fuoriuscita del nucleo polposo in toto o di parte di esso.

Lo sfiancamento dell’anulus, senza la sua rottura, configura il quadro di protrusione discale.

L’ernia discale può avere cause traumatiche, congenite o più frequentemente, di natura degenerativa.

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Il sospetto diagnostico

Il sospetto diagnostico può essere posto con un buon esame obiettivo valutando la sede del dolore, lo stato dei riflessi, la sensibilità, la forza ed il trofismo muscolare.

Esistono segni clinici evocativi di ernia discale quali il segno di Lasegue, test di Wasserman ed il segno di Lhermitte.

La diagnosi è da confermarsi con esami radiodiagnostici quali la risonanza magnetica che consente inoltre la valutazione dei rapporti che l’ernia prende con le strutture nervose ed il grado d’infiammazione del segmento.

I sintomi dell'ernia lombare

L’ernia del disco lombare può provocare:

  • forza ridotta degli arti inferiori, assenza o poca sensazione al tatto (anestesia e ipoestesia), formicolio (parestesia) e, al tocco, diffusa
  • sensazione di dolore di tipo urente-pungiforme (disestesia);
  • diminuzione di volume e alterazioni o perdita di tono e riflessi di alcuni gruppi muscolari degli arti inferiori;
  • disturbi sessuali;
  • disturbi sfinteriali.

I sintomi dell'ernia cervicale

La sintomatologia dell’ernia cervicale è composita. Si possono avere diversi sintomi, che possono anche comparire contemporaneamente, tra cui:

  • mal di testa
  • dolori al collo che si irradiano anche alle braccia e dita delle mani
  • vertigini e nausea
  • intorpidimento
  • formicolii agli arti superiori
  • difficoltà di movimento
  • rigidità della muscolatura

La terapia con l'ossigeno-ozono

Una rachialgia recidivante associata o meno ai sintomi descritti non va mai sottovalutata e dovrebbe spingere a consultare uno specialista.

Tra le strategie terapeutiche, di notevole efficacia risulta l’ossigeno-ozono terapia applicata per via intramuscolare paravertebrale in caso di discopatie, protrusioni ed ernie del disco, sia cervicali che dorsali o lombari.

L’ozono viene infiltrato a poca distanza dall’ernia e ha tre effetti:

  1. miorilassante,
  2. antalgico-antinfiammatorio (tanto sul disco quanto sulla radice nervosa interessata dal processo irritativo)
  3. ed un terzo che mira alla riduzione del volume dell’ernia, velocizzandone la disidratazione allo scopo di ridurre la compressione sulla radice del nervo interessato.

I vantaggi dell'ossigeno-ozono terapia

Molti sono i vantaggi riconosciuti a questa terapia, infatti:

  •  è innocua in quanto utilizzando l’ossigeno non si corrono rischi di reazioni allergiche, effetti collaterali, interazioni con farmaci assunti per altri problemi di salute
  • non presenta controindicazioni per la sua applicazione;
  • la percentuale di guarigione è elevata
  • le recidive sono molto basse
  • non richiede assolutamente periodi di convalescenza o di riposo infatti il paziente può tornare subito alle normali attività quotidiane;
  • non richiede presidi ortopedici di alcun tipo.

L'importanza della fisioterapia​

È bene ricordare che assieme all’ozono è opportuno associare un piano fisioterapico personalizzato.

Approfondimento sull'ozonoterapia

L’ossigeno-ozono terapia è una metodica medica che prevede l’iniezione di una miscela di ossigeno e ozono nel sangue o nei tessuti e può essere praticata attraverso diverse vie di somministrazione quali infiltrazioni locali sottocutanee, iniezioni intramuscolari e intrarticolari e auto-emoinfusioni.

Esistono diverse tecniche per applicare l’ozono localmente per l’ernia del disco, ma la più efficace e più utilizzata è l’ infiltrazione paravertebrale.

Quando è consigliabile l'intervento chirurgico

È molto dibattuto il ricorso alla chirurgia per curare l’ernia del disco, condizione in buona parte dei casi reversibile con l’aiuto di rimedi terapeutici conservativi.

Il candidato ideale a subire un intervento chirurgico per la risoluzione dell’ernia discale è quindi un soggetto che abbia un’ernia espulsa con sintomatologia importante, o che sia soggetto a ernie ricorrenti, o che sia refrattario ad altri trattamenti.

  • Microdiscectomia tradizionale. Trattasi della rimozione del disco intervertebrale protruso e del materiale da esso fuoruscito dalle vertebre
  • Microdiscectomia endoscopica. In questo caso l’asportazione del disco avviene per via endoscopica, ovvero tramite microincisioni attraverso cui si fa passare un endoscopio a fibre ottiche che sostituisce i “ferri” chirurgici
  • Decompressione chirurgica, indicata in caso di deficit neurologici, per alleviare i sintomi e ripristinare il corretto allineamento delle vertebre

L’intervento per la risoluzione di un’ernia del disco viene seguito da un periodo di riposo, in cui le attività fisiche permesse devono essere concordate con il chirurgo. Dopo alcune settimane dall’intervento, è necessario sottoporsi ai trattamenti riabilitativi.

La chirurgia per l’ernia discale è sempre risolutiva? Non sempre.

Non sempre è garantita la regressione totale dei sintomi. Tuttavia, si tratta di una soluzione da considerare quando la condizione generale del paziente, a causa dell’ernia, sia diventata intollerabile e abbia compromesso in modo serio la qualità della vita e quando qualunque altra terapia di tipo conservativo non abbia sortito effetto.

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