Gonalgia: un approccio fisioterapico integrato

Articolo realizzato a cura della redazione del sito di Polimedica Melfi con la supervisione dei nostri medici nostri FISIOTERAPISTI.

INTRODUZIONE 

Con i nostri specialisti in fisiatria e ortopedia, i fisioterapisti del nostro centro fisioterapico di Melfi, valutano a 360 gradi la condizione del paziente, affiancandolo durante tutto il percorso terapeutico, con consigli e spiegazioni.

Di seguito la storia di una paziente che, a causa del dolore alle ginocchia, era costretta a prendere sempre più spesso antidolorifici e che, come soluzione al problema, le avevano prospettato un intervento chirurgico.

La storia

La paziente, ha cominciato il suo percorso quando, lamentando un forte dolore in sede mediale al ginocchio sinistro, è giunta in fisioterapia in seguito ad una visita ortopedica con diagnosi di GONALGIA IN MENISCOPATIA BILATERALE, MAGGIORE A SINISTRA.

Alla risonanza magnetica si osservava un assottigliamento tricompartimentale della cartilagine articolare e dei menischi, in particolare del corno posteriore del menisco mediale. Si notava, inoltre, un sottile versamento intrarticolare e una condizione di iperpressione rotulea esterna.

Il primo approccio fisioterapico con la paziente si è limitato al trattamento di fisiochinesiterapia nelle modalità erogabili tramite Servizio Sanitario Nazionale.

Alla fine del ciclo di terapia si sono ottenuti trascurabili miglioramenti. Occorreva inquadrare meglio il caso della paziente e procedere attraverso diversi step, adoperandoci ad effettuare terapie tramite modalità e intensità che purtroppo non è possibile svolgere in accreditamento col SSN.

Sulla base di questo è stato consigliato alla paziente di chiedere di prendere parte al progetto Physio Talent, usufruendo così gratuitamente della visita fisiatrica e, successivamente, delle migliori terapie disponibili in Polimedica e non erogate dal SSN per cercare una soluzione al suo problema.

La paziente ha accettato e dopo qualche giorno è stata fissata la visita con il fisiatra,  il quale, dopo aver accuratamente studiato il caso, ha stabilito, tenendo anche conto delle osservazioni riportate dalla fisioterapia, il nuovo piano terapeutico: utilizzo di INDIBA ACTIV TERAPY e esercizi di rinforzo muscolare, in particolar modo del quadricipite femorale, da aggiungere al precedente piano riabilitativo.

Il miglioramento è stato visibile sin dalle prime sedute.

La paziente ha infatti subito riferito di essere riuscita ad allungare il lasso di tempo tra un’assunzione e l’altra di antinfiammatori, che lei era abituata ad assumere al bisogno in media ogni 4-5 giorni.

In tutto sono state sufficienti 5 sedute di tecarterapia con Indiba Activ.

Miglioramenti si sono visti anche dal punto di vista muscolare, dell’ampiezza di movimento dell’articolazione, insieme ad una riduzione della zoppia antalgica.

Alla fine del trattamento la paziente ha individuato la sua condizione con un punteggio pari a 7/10 su una scala dove 0 equivale ad assenza di dolore, 10 massimo dolore.

La paziente si dice soddisfatta del trattamento a cui è stata sottoposta sebbene non abbia risolto del tutto il suo problema.

Il percorso infatti continuerà con il controllo fisiatrico e ortopedico e probabilmente proseguirà con un altro ciclo di terapia, assieme all’intervento su altri fattori concomitanti, come la riduzione del peso corporeo.

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