Visita ginecologica

La visita ginecologica è indispensabile per poter valutare lo stato di salute dell’apparato genitale femminile ed escludere così l’eventuale presenza di patologie.

È comprensibile che una donna si possa sentire a disagio o nervosa per la visita ginecologica, per questioni d’imbarazzo o per paura di scoprire qualcosa che non va, soprattutto se si tratta della prima visita.

Ad ogni modo è fortemente sconsigliato rimandare il proprio appuntamento dallo specialista in ginecologia, per molte patologie è essenziale una diagnosi quanto più precoce.

BRANCA DI RIFERIMENTO:

Indice:

Modalità di accesso alla prestazione:

S.S.N.
Extra S.S.N.

*La possibilità di accedere alla prestazione in accreditamento con il SSN è vincolata ai “tetti di spesa” stabiliti dalla Regione Basilicata.

Tempi di attesa: da 15 a 30 giorni

(tempi d’attesa orientativi, in fase di prenotazione potrebbero essere anche inferiori o leggermente maggiori)

Quanto costa la visita ginecologica?

Il costo della visita ginecologica in regime privato può variare in base sia al medico specialista sia alla possibilità dell’utente di usufruire di convenzioni.

Quando bisogna andare dal ginecologo?

Sintomi a cui fare attenzione e consigli utili

In molte situazioni è consigliato rivolgersi sempre al proprio medico di famiglia e sarà lui o lei a consigliare se sia auspicabile eseguire una visita specialistica ginecologica.

Ad ogni modo è responsabilità di ognuno prestare particolare attenzione al proprio corpo e al proprio stato di salute, di seguito alcune condizioni per le quali è opportuno vedere un ginecologo:

  • Se hai 14 anni e non hai notato alcun cambiamento dalla pubertà;
  • Se hai 16 anni e non hai mai avuto un ciclo mestruale;
  • Stai avendo forti crampi mestruali o altri dolori pelvici;
  • Il ciclo è più abbondante, insolito o dura più di una settimana;
  • Hai prurito intimo, arrossamento, piaghe, gonfiore, odore o secrezioni insolite;
  • Hai il dubbio di poter essere incinta;
  • È necessario discutere di contraccettivi;
  • Hai abitualmente cicli irregolari;
  • Se si è saltato uno o più cicli;
  • Si verifica una sensazione di bruciore durante la minzione;
  • Si verificano minzioni frequenti;
  • Hai delle lesioni alla zona pelvica;
  • Temi di esserti esposta al rischio di una malattia sessualmente trasmissibile;
  • Hai notato un cambiamento nella regolarità delle mestruazioni.

A che età?

In seguito al completamento dello sviluppo sessuale è opportuna una visita ginecologica di controllo, oppure se si sono raggiunti i 16 anni e ancora non è stata raggiunta la maturità sessuale o, in seguito ad essa non si sono notate evidenti modifiche del proprio corpo. Una visita dal ginecologo è comunque opportuna prima di intraprendere la propria attività sessuale.

Durante l’età adulta, se non ci sono particolari problematiche e sintomatologie è consigliato visitare un ginecologo una volta all’anno, o almeno una volta ogni due anni. Ad ogni modo sarà il ginecologo dopo la prima visita a suggerire la giusta frequenza per effettuare i controlli.

Analisi di laboratorio

La visita specialistica, nella stragrande maggioranza dei casi, va supportata con delle analisi di laboratorio (così come previsto dalle linee guida internazionali in abito di prevenzione e diagnosi).

In Polimedica, eseguiamo esami del sangue, delle feci e delle urine. Per avere maggiori informazioni sulle Analisi di laboratorio clicca qui.

Come si svolge la visita ginecologica?

La visita ginecologica serve per valutare lo stato di salute degli organi genitali esterni (vulva) e interni (vagina, utero e ovaie).

Durante la visita ginecologica, soprattutto se si tratta di una prima visita, il medico farà domande che riguardano lo stato di salute della paziente, della situazione famigliare e della salute sessuale. Molte donne possono sentirsi a disagio a discutere tali questioni personali, ma essere onesti è importante perché permetterà al medico di darvi tutto l’aiuto che potrebbe essere necessario.

L’esame pelvico

L’esame pelvico è costituito dal medico che controlla genitali esterni e interni della donna. Durante questo esame, la donna si sdraia sul lettino e pone i suoi piedi sulle pedane che servono a tenere sollevate le gambe in modo confortevole. L’esame pelvico può svolgersi molto più facilmente e senza intoppi, se la paziente rimane rilassata, e l’esame dovrebbe durare scosì solo 5 minuti.

Di seguito alcune pratiche e aspetti che di norma vengono eseguiti durante l’esame pelvico:

  1. Esame della vulva (genitali esterni) per verificare la presenza di segni di irritazione, infezioni o ferite;
  2. Utilizzo di uno speculum. Uno speculum è un dispositivo che ricorda la forma di un becco d’anatra e, una volta lubrificato per evitare disagi, viene inserito con delicatezza nella vagina dal medico e poi aperto lentamente per separare le pareti vaginali. Questo fornisce al ginecologo la visione della parete vaginale e della cervice. Se i muscoli sono rilassati, lo speculum causa solo una piccola pressione. È comune provare un lieve disagio o fastidio, se si provasse dolore è opportuno comunicarlo immediatamente al medico;
  3. Utilizzo di un batuffolo di cotone per raccogliere un campione di cellule cervicali. Questa procedura viene chiamata Pap test. Il Pap test viene utilizzato per rilevare la presenza di anomalie che possono essere causate dal cancro del collo dell’utero, infezioni vaginali o malattie sessualmente trasmissibili;
  4. Esame manuale degli organi riproduttivi. Indossati i guanti in lattice, il medico inserisce una o due dita lubrificate in vagina, premendo sul basso addome con l’altra mano, al fine di esaminare fisicamente gli organi riproduttivi interni della donna. Questa procedura serve per controllare dimensione, forma e posizione dell’utero, tutti parametri che possono influenzare la fertilità e la scelta del metodo contraccettivo da utilizzare. Con questa procedura il ginecologo controlla anche la consistenza e l’elasticità della vagina per valutare eventuali segni d’infezione, gravidanza, o cisti;
  5. Eventualmente il ginecologo potrebbe anche inserire un dito guantato nel retto, per verificare la presenza di anomalie dietro l’utero, la parete vaginale, o del retto.

Dopo che il ginecologo ha completato l’esame fisico, ci sarà l’ opportunità di sottoporre al medico altre domande e manifestare i propri dubbi. I medici devono rispettare rigorosi accordi di riservatezza, in modo che qualsiasi informazione che condividete rimarrà privata. Visite regolari dal ginecologo sono di vitale importanza per garantire e mantenere la salute sessuale ottimale.

Quanto dura la visita ginecologica?

In media occorrono circa 20/30 minuti per una visita ginecologica, ovviamente la durata dipende dall’eventuale diagnosi d’ingresso e anche dalla paziente.

In Polimedica ci siamo dati un’organizzazione precisa e trasparente così da garantire ad ogni paziente le dovute attenzioni e cercare di rispettare gli orari delle visite.

Non sussistono particolari norme di preparazione per la visita generale in sé, solo nel caso in cui la paziente debba sottoporsi ad un’ecografia dell’addome inferiore è necessario presentarsi con la vescica piena, si consiglia pertanto di bere mezzo litro di acqua circa trenta minuti prima della visita, in tutti gli altri casi è preferibile avere la vescica vuota.

In genere il periodo migliore per eseguire il controllo ginecologico va dal 10° al 18° giorno dall’inizio del ciclo mestruale, ma questa indicazione potrebbe variare in base alla diagnosi d’ingresso.

La visita ginecologica non presenta alcuna controindicazione.

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