Visita neurochirurgica

In questa pagina sono esposte le principali informazioni da sapere in caso di una visita neurochirurgica. Vengono date indicazioni su quando è necessario rivolgersi ad un neurochirurgo, su come si svolge la visita e su quale è il suo obiettivo, oltre ad altre utili informazioni sui tempi di attesa media stimati per un appuntamento del genere in Polimedica e sul costo della visita.

Questa pagina è stata supervisionata dal dottor Gennaro Lapadula, specialista in neurochirurgia.

BRANCA DI RIFERIMENTO:

Indice:

Modalità di accesso alla prestazione:

S.S.N.
Extra S.N.N.

Tempi di attesa: da 15 a 30 giorni

(tempi d’attesa orientativi, in fase di prenotazione potrebbero essere anche inferiori o leggermente maggiori)

Quanto costa la visita neurochirurgica?

Il costo della visita neurochirurgica in regime privato può variare in base sia al medico specialista sia alla possibilità dell’utente di usufruire di convenzioni.

Quando è necessario sottoporsi ad una visita da un neurochirurgo?

Una visita da un neurochirurgo, molto spesso, è una indicazione che viene suggerita ad un paziente da un altro medico: può trattarsi del suo medico di famiglia o magari di un altro specialista di un’altra branca (ad esempio un neurologo). A volte, potrebbe essere anche un consiglio che viene dato da un fisioterapista o osteopata.

Difficilmente si tratta di situazioni in cui  bisogna rivolgersi ad un neurochirurgo con estrema urgenza: può comunque accadere che, a seguito di un evento traumatico o in caso di comparsa di gravi sintomi invalidanti oppure dopo aver riscontrato una malattia, sia necessario incontrare il prima possibile un neurochirurgo. Ma, solitamente, si tratta di visite che prevedono appuntamenti programmabili.

Di solito, rivolgersi ad uno specialista in neurochirurgia dovrebbe essere preso in considerazione solo se altre tipologie di terapie meno invasive non sono state particolarmente efficaci e/o non possono essere risolutive. Ad esempio terapie con farmaci e/o trattamenti fisioterapici.

Le condizioni che generalmente richiedono il trattamento neurochirurgico sono varie:

Come si svolge la visita neurochirurgica?

Dialogo con lo specialista

La prima visita è fondamentale per il neurochirurgo per inquadrare la situazione clinica del paziente.

Per avere questo quadro è molto importante la fase di interlocuzione con lo specialista che avrà necessità di sapere la storia clinica del paziente e gli eventuali sintomi che quest’ultimo riscontra.

Utile è anche conoscere lo stile di vita del paziente ed alcune sue abitudini.

Esami diagnostici

Durante la prima visita neurochirurgica è probabile che lo specialista esegua un esame obiettivo: una serie di test fisico-neurologici per comprendere ancora meglio la situazione di salute del paziente.

Potrebbe accadere che il paziente debba fare ulteriori esami diagnostici utili al neurochirurgo per indagare più a fondo alcuni aspetti della situazione clinica, utili per una conferma della diagnosi o in vista del necessario intervento chirurgico.

A tal proposito, ricordiamo come nella nostra area dedicata alla Diagnostica per immagini vengano svolti diversi tipi di esami, alcuni dei quali potrebbero essere utili nell’indagine neurochirurgica. Gli esami radiodiagnostici eseguiti in Polimedica sono presenti in questa pagina (clicca).

Documentazione medica pregressa

Per inquadrare al meglio lo storia clinica del paziente è importante che lo specialista in Neurochirurgia abbia la possibilità di visionare esami e referti medici fatti in passato: esaminare la documentazione medica pregressa è molto rilevante.

È molto utile, dunque, portare con sé eventuali esami radiologici, come risonanze magnetiche, radiografie o TC, oppure altri esami (ad esempio l’elettromiografia) o ancora referti e documenti relativi ad altre visite fatte in passato con specialisti di altre branche.

Cosa portare

  • Storia medica (interventi precedenti, patologie croniche, allergie)
  • Copie delle ultime immagini di radiodiagnostica
  • Ultimi risultati di test medici e/o esami (elettromiografia, MOC, esami reumatici e/o endocrinologici)
  • Elenco dei farmaci assunti regolarmente
  • Informazioni di contatto di altri eventuali specialisti con cui si è o si è stati in cura

Se non sono necessari ulteriori indagini, già durante la prima visita neurochirurgica lo specialista potrebbe presentare al paziente una serie di opzioni di trattamento.

Obiettivo della visita

L’obiettivo della prima visita dal neurochirurgo è quello di giungere ad una diagnosi (o di porne le basi), oltre a preventivare la tipologia di trattamenti necessari, ma non solo.

Infatti, durante la visita è compito altrettanto importante del medico esporre e far comprendere chiaramente al paziente il proprio quadro clinico, i possibili decorsi della patologia o del trauma subito e, eventualmente, come è possibile intervenire.

Un’importante formazione chirurgica da parte dello specialista consente di sapere se e quando la problematica del paziente possa essere ancora risolta con una terapia conservativa, oppure se sia necessario intervenire in ambito chirurgico.

Oggigiorno, la neurochirurgia è molto evoluta:

ci sono moltissime variabili in gioco per ogni intervento e, di conseguenza, tante le tecniche che lo specialista potrebbe utilizzare per una stessa problematica.

L’obiettivo è quello di saper scegliere la migliore, affinché il paziente subisca il minor trauma possibile e raggiunga, al più presto, il miglior status di salute possibile.

Avvertenze e norme di preparazione

Nessuna avvertenza e norma di preparazione in particolare. Ricordiamo, come già detto, che è conveniente ed utile portare con sé la propria documentazione medica pregressa.

Controindicazioni

Si tratta di una visita che non comporta alcuna controindicazione.

I nostri specialisti in neurochirurgia

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