Spirometria

Che cos'è la spirometria?

La spirometria è un esame molto diffuso in Pneumologia ed è il primo e più comune che si esegue per valutare la funzionalità dell’apparato respiratorio.

La spirometria è in grado di evidenziare un eventuale deficit ventilatorio ed orientare verso una diagnosi di malattia bronco-polmonare. L’esame prevede la misurazione dei volumi e dei flussi respiratori inspiratori ed espiratori attraverso una manovra semplice e ripetibile.

Questo esame è svolto dal medico pneumologo e consiste nel respirare attraverso un boccaglio, collegato attraverso un tubo ad una apparecchiatura medicale in grado di elaborare una serie di dati relativi alla respirazione.

Per ulteriori informazioni su questo esame, che in Polimedica è accessibile sia in accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale che in maniera privata, ti suggeriamo di leggere fino in fondo.

Questa pagina è stata supervisionata dal dottor Antonio Dicorcia, specialista in pneumologia

BRANCA DI RIFERIMENTO:

Indice:

Modalità di accesso alla prestazione:

S.S.N.
Extra S.N.N.

*La possibilità di accedere alla prestazione in accreditamento con il SSN è vincolata ai “tetti di spesa” stabiliti dalla Regione Basilicata.

Tempi di attesa: da 7 a 15 giorni

(tempi d’attesa orientativi, in fase di prenotazione potrebbero essere anche inferiori o leggermente maggiori)

Quanto costa la spirometria?

Il costo della spirometria in regime privato può variare in base sia al medico specialista sia alla possibilità dell’utente di usufruire di convenzioni.

A che cosa serve la spirometria?

È consigliabile eseguire una spirometria quando si osservano sintomi che influenzano la corretta respirazione. Infatti, con questo esame è possibile diagnosticare l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), la bronchite cronica o anche altre problematiche come enfisemi e fibrosi polmonari.

Lo stesso esame si usa per il monitoraggio delle funzioni polmonari nei casi in cui siano già state riscontrate patologie o disturbi della respirazione. Utile anche come visita preliminare ad un intervento chirurgico (per verificare lo stato dei polmoni precedentemente ad un’operazione), la spirometria è anche un test valido per verificare eventuali disturbi respiratori legati ad alcune fattispecie di attività lavorative.

Quanto dura l’esame?

Solitamente l’esame non dura più di quindici minuti.

Controindicazioni

La spirometria non presenta controindicazioni. Il paziente potrebbe, a volte, sentire il fiato corto e anche le vertigini subito dopo eseguito il test ma senza alcun tipo di ripercussione.

Avvertenze e norme di preparazione

L’esame non viene eseguito nel caso in cui il paziente abbia avuto da poco problemi di tipo cardiaco: questo poiché la spirometria necessita uno sforzo da parte del paziente che potrebbe portare complicazioni.

Il test non richiede preparazioni particolari. Evitare di indossare un abbigliamento troppo stretto ed attillato è sicuramente utile per eseguire il test con maggiore naturalezza. Stesso discorso vale per quanto riguarda l’alimentazione precedente all’esame: un pasto troppo abbondante prima del test potrebbe complicare la facilità di respirazione.

L’esame consiste nel respirare all’interno di un tubo che deve essere inserito in bocca. Il tubo è collegato allo spirometro, lo strumento in grado di registrare i dati relativi alla respirazione del paziente. Il test si esegue seduti e con una piccola molletta sul naso che chiude le narici, evitando che passi dell’aria.

Seguendo le indicazioni del medico o dell’infermiere presente durante l’esame, bisogna fare un respiro profondo e poi espirare al massimo che si può per alcuni secondi. Il tubo dovrà essere tenuto saldamente in bocca con le labbra ben aderenti ad esso per evitare che l’aria fuoriesca.

Solitamente, la spirometria viene ripetuta tre volte all’interno della stessa sessione per assicurare che i dati registrati siano corretti e coerenti tra di loro (potrebbe essere ripetuta anche più di tre volte). Il medico prenderà in esame il valore più alto tra le tre (o più) spirometrie eseguite nella stessa sessione.

Il medico pneumologo, in base alla condizione di ogni singolo paziente e agli obiettivi dell’indagine, può decidere di far eseguire due sessioni ravvicinate dell’esame. La prima in maniera naturale, la seconda (a distanza di circa 15 minuti) successivamente alla somministrazione di alcuni farmaci che “aprono i polmoni”. La doppia misurazione serve proprio a verificare eventuali differenze tra la prima e la seconda sessione.

No, la spirometria non è un esame doloroso.

L’esame è svolto da un medico pneumologo o da un infermiere. I risultati dell’esame sono poi analizzati dal medico specialista.

I nostri specialisti in Pneumologia

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