Fibromialgia

Il contenuto del presente articolo è stato curato e supervisionato da uno degli specialisti in Medicina Fisica e Riabilitativa di Polimedica.

INTRODUZIONE

La fibromialgia o sindrome fibromialgica, termine che deriva da “fibro” che indica i tessuti fibrosi, (come tendini e legamenti) e “mialgia” (dolore muscolare),  è caratterizzata da un aumento di tensione muscolare e dolore cronico diffuso associato ad astenia, con conseguente ripercussione sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette.

Le due caratteristiche principali della fibromialgia sono l’iperalgesia e l’allodinia diffuse a più distretti corporei e persistenti.

  • Astenia: sensazione di esaurimento fisico simile a quella provata dopo una fatica eccessiva.
  • Per iperalgesia si intende: la percezione di dolore molto intenso in risposta a stimoli dolorosi lievi.
  • Per allodinia si intende: la percezione di dolore in risposta a stimoli che normalmente non sono dolorosi.
Indice:

Diagnosi

La fibromialgia non è un’infiammazione dei tessuti, per cui  non è riscontrabile positività di analisi di laboratorio o di esami strumentali, ciò rende difficile formulare una diagnosi soprattutto perché alcuni dei suoi sintomi, apparentemente non connessi tra loro, sono caratteristici di altre condizioni cliniche.

Le valutazioni strumentali e laboratoristiche sono dunque necessarie solo per una diagnosi differenziale, per escludere ogni altra ipotesi  come l’ artrite reumatoide, il lupus sistemico eritematoso, la polimialgia reumatica, la spondiloartrite, l’ipo-iperparatiroidismo, le neuropatie.

Per una diagnosi definitiva di fibromialgia devono essere soddisfatti contemporaneamente 3 criteri:

  • dolore diffuso in specifiche aree del corpo
  • presenza di sintomi caratteristici associati
  • durata della sintomatologia di almeno 3 mesi.

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I tender Points

Sono stati individuati 18 punti sulla superficie del corpo, detti Tender Points, che rispondono con dolore circoscritto ad una digitopressione (pressione esercitata con le dita).

Tali punti sono così distribuiti:

  • base del cranio
  • base del collo posteriormente
  • regione superiore delle spalle
  • colonna vertebrale lungo il suo decorso
  • clavicole
  • torace
  • regione esterna dell’avambraccio, circa 2 centimetri sotto il gomito
  • regione trocanterica ( parte superiore ed esterna dell’anca)
  • regione superiore dei glutei
  • ginocchia.
L’eziologia della sindrome fibromialgica non è stata ancora pienamente compresa e rispetto alla fisiopatologia esiste ancora qualche incertezza.

Altri sintomi frequenti

Oltre a quelli  caratteristici (dolore, affaticamento) i sintomi che più frequentemente sono riferiti dai pazienti con fibromialgia sono:

  • cefalea o emicrania
  • estrema sensibilità al tatto
  • disturbi della sfera affettiva
  • dolore facciale
  • sensazione di intorpidimento/formicolio
  • difficoltà nella concentrazione
  • ansia, depressione
  • lombalgia
  • rigidità muscolare
  • crampi alle gambe
  • dolore addominale con alternanza stipsi/diarrea.

L’andamento dei sintomi varia in rapporto a numerosi fattori esterni che sono in grado di provocarne un peggioramento:  fattori climatici (i dolori peggiorano nelle stagioni “di passaggio”, cioè primavera e autunno e nei periodi di grande umidità),  fattori ormonali (peggioramento nel periodo premestruale, peggioramento in caso di disfunzioni della tiroide), e  fattori stressanti.

Eziopatogenesi

L’eziologia della sindrome fibromialgica non è stata ancora pienamente compresa e, rispetto alla fisiopatologia, esiste ancora qualche incertezza.

Sembra dipenda da una ridotta soglia di sopportazione del dolore dovuta ad una alterazione delle modalità di percezione, a livello del sistema nervoso centrale, degli input somatoestesici (alterazione della soglia nocicettiva).

Potrebbe essere dovuta ad alterazioni dei neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale, cioè di quelle sostanze di fondamentale importanza nella comunicazione tra le cellule nervose  ed in particolare della serotonina e della noradrenalina.

Una patologia che colpisce soprattutto le donne

La sindrome fibromialgica è una patologia maggiormente diffusa tra le donne (che rappresentano circa il 90% dei casi ) e può comparire a qualsiasi età, ma il picco si colloca tra i 40 e i 60 anni.

Terapia

Se la fibromialgia è caratterizzata dalla presenza di una moltitudine di sintomi, dunque l’approccio più appropriato è quello multidisciplinare, basato sulla presa in carico individuale del paziente e su un percorso di cura personalizzato, finalizzato principalmente a ridurre o attenuare la gravità dei sintomi.

Bisogna intraprendere un percorso graduale che comprende fasi ben definite, come:

  • educazione del paziente
  • trattamento non farmacologico
  • trattamento farmacologico

L’approccio educativo parte dalla descrizione delle caratteristiche della malattia ed abbraccia l’importanza che rivestono il dolore, il sonno e i relativi disturbi, lo stress e i problemi legati all’umore e per finire, ma non meno importante, le possibili strategie di coping (strategie di adattamento) da mettere in atto.

Trattamenti non farmacologici

I trattamenti non farmacologici comprendono la FISIOKINESITERAPIA per migliorare il tono muscolare e ridurre la percezione del dolore, l’attività fisica aerobica regolare anche in acqua, un APPROCCIO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE, un adeguato PROGRAMMA NUTRIZIONALE.

Trattamenti non farmacologici

Il trattamento farmacologico, invece, è da associare solo quando i segni/sintomi non sono migliorati con le strategie non farmacologiche.

La convenzione con CFU-Italia

Polimedica ha stipulato una convenzione con il CFU-ITALIA  (Comitato Fibromialgici Uniti), attraverso la quale i soci del CFU possono usufruire di uno sconto del 20% sulle prestazioni sanitarie erogate in regime privato.

Al momento della prenotazione i pazienti dovranno far presente di essere soci del CFU-ITALIA e, al momento dell’accettazione, presentare alla reception la propria CFU-Card per il riconoscimento ed usufruire dello sconto.

Approfondimenti

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6 commenti su “Fibromialgia”

  1. Mio marito presentava tutti i sintomi della fibromialgia riportati nell’articolo e per lui sia la vita lovorativa che sociale non era mai vissuta a pieno. Il dott. Nigri dopo un’accurata visita e dopo aver raccolto tutte le informazioni gli ha prescritto la cura. Nel giro di una settimana la situazione è decisamente cambiata , il malessere generale che avvertiva, perché questo comporta la fibromialgia, ha lasciato posto al senso di benessere, come lui dice.
    Caro dott. a nome mio, di mio marito e della mia famiglia la ringrazio.
    Un riconoscimento va anche a Polimedica perché è sempre alla ricerca di professionisti e che ha a cuore la salute dei pazienti!

  2. Salve dottore presento tutti i sintomi della fibromialgia tranne 2, primo: quando ingoio e’ come mi scattasse una molla all’altezza dell’osso ioide e l’altro e’: dispnea, ho fatto tutti gli esami. Cuore e polmoni tutto ok, sara’ anche ansia ma e’ un aggravante invece a me da l’impressione siano compromessi anche i muscoli respiratori (diaframma) c’e’ un annesso a questa malattia o sara’ una malattia piu’ grave tipo la SLA?
    Ho eseguito pure elettromiagrafia..Buonaserata in attesa della vostra risposta

    1. Salve Sig. Giacomo, abbiamo sottoposto il suo quesito al dottore, il quale ci ha risposto che senza una visita e l’esame della documentazione clinica pregressa non può esprimersi. Il dottor Nigri è a disposizione nel caso voglia prenotare una visita. Per ulteriori informazioni può contattarci allo 0972 236881.

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