La riabilitazione dopo l’asportazione di un’ernia discale

Articolo realizzato a cura della redazione del sito di Polimedica Melfi con la supervisione dei nostri medici specialisti.

INTRODUZIONE

In questo articolo di carattere medico-divulgativo, i fisioterapisti di Polimedica, ci descrivono le vicissitudini di un caso reale trattato nel nostro centro di fisioterapia di Melfi.

La paziente in questione, che per comodità e per la privacy chiameremo “Maria”, si è rivolta alla Polimedica in quanto, a causa di un mal di schiena trascurato, oltre ad avere forti dolori, aveva ormai difficoltà anche nella deambulazione.

Indice:

Il quadro clinico

Qui a Melfi in Polimedica, abbiamo a disposizione oltre venti branche mediche, i fisioterapisti affiancano e collaborano assiduamente con le branche attigue, in particolar modo con le specialità mediche che si occupano dell’apparato muscolo scheletrico e neurologico.

I nostri pazienti possono essere seguiti contemporaneamente da più specialisti.

In questo caso il fisioterapista che si è occupato di seguire la sig.ra Maria per ciò che concerne la preparazione fisica pre intervento e la riabilitazione successiva ad esso, è sempre stata in stretto contatto con i nostri fisiatri e sopratutto col dott. Gennaro Lapadula, lo specialista neurochirurgo che ha operato la signora.

La sig.ra Maria si è rivolta all’area fisioterapica di Polimedica prima e dopo un intervento di neurolisi microchirurgica delle radici di L5 e S1, ed asportazione di voluminosa ernia discale espulsa che determinava importanti effetti compressivi sulle radici nervose.

Facciamo un passo indietro:

Maria soffre di lombalgia da diversi anni, sempre trascurata e sottovalutata, che però nel tempo è peggiorata, causando dolore irradiato all’arto inferiore destro. La problematica si è cronicizzata e si è determinata anche l’espulsione di un voluminoso frammento discale con la conseguente compressione delle radici nervose a livello L5-S1:  compariva pertanto un’intensa lombo sciatalgia seguita da una zoppia e grave deficit deambulatorio.

Nel mese di Maggio 2018 Maria si reca in Polimedica per una visita neurochirurgica con il dott. Lapadula, il quale diagnostica un’ernia discale L5-S1 destra espulsa, con associato un gravissimo deficit del piede destro.

Lo specialista in neurochirurgia, valutando il quadro clinico complessivo, ritiene che l’opzione chirurgica, nel caso della signora Maria, sia consigliabile e, dopo aver esposto alla paziente le eventuali alternative terapeutiche e i possibili decorsi, la paziente accetterà di sottoporsi ad un intervento di neurolisi ed asportazione dell’ernia discale.

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L’importanza della fisioterapia prima dell’intervento

Per evitare un’atrofia muscolare del polpaccio e far sì che il recupero post intervento avvenga in modo più rapido, il dottor Lapadula ha prescritto a Maria anche un percorso fisioterapico ad hoc, da seguire prima dell’operazione alla colonna vertebrale. La fisioterapia pre-intervento è fortemente consigliata per consentire al paziente di arrivare all’intervento nelle migliori condizioni possibili.
La fisioterapia pre-intervento è fortemente consigliata per consentire al paziente di arrivare all’intervento nelle migliori condizioni possibili.

La fisioterapia prima dell'operazione

Il fisioterapista acquisisce il quadro clinico e, al primo appuntamento, procede alla valutazione d’ingresso della paziente.

Maria arriva da me con un’evidente zoppia nella marcia, mi riferisce della sua lombalgia e, durante la valutazione, riscontro ipotonia e ipotrofia, ipoestesia (alterazione della sensibilità) lungo la gamba destra, con deficit di forza dei muscoli tibiale anteriore e posteriore e dei muscoli peronei, da cui dipende la supinazione (rotazione verso l’interno) del piede destro e l’impossibilità a pronare (ruotare verso l’esterno) e a dorsiflettere il piede (quindi è per lei difficile il movimento di sollevare la punta del piede nel passo o di sollevarsi sulle punte dei piedi, perde infatti spesso l’equilibrio).

Iniziamo il nostro lavoro con esercizi posturali e tecniche di neurodinamica, cercando di limitare la compressione della radice nervosa di L5, e con esercizi di mobilità attiva assistita del piede, con l’intento di mantenere il movimento residuo e tenere un tono muscolare adeguato prima dell’intervento.

Dopo quasi due mesi di sedute bisettimanali, Maria si è sottoposta all’intervento.

L'intervento chirurgico

L’intervento chirurgico di neurolisi delle radici L5-S1 con asportazione in tecnica microchirurgica di un voluminoso frammento discale espulso a destra, è una procedura mini invasiva che si esegue mediante l’utilizzo del microscopio operatorio in cui viene asportata l’ernia del disco lombare e si liberano le radici dalle aderenze infiammatorie responsabili del dolore.

Il giorno successivo all’intervento, la paziente inizia ad indossare un corsetto steccato per assumere la posizione seduta ed eretta, potendo così già deambulare autonomamente senza stampelle.

Attraverso questa tecnica chirurgica, di prassi, è possibile dimettere la paziente già in seconda giornata post-operatoria.

Raccomandazioni: durante la convalescenza sono raccomandati circa 30 giorni di riposo.

La fisioterapia post intervento

Dopo il riposo prescritto, Maria torna in Polimedica: la zoppia è ancora presente, c’è un deficit di forza dei muscoli della gamba e del piede destro, instabilità nella deambulazione e impossibilità a camminare sulle punte.

Riprendiamo il nostro lavoro: mobilizzazione e scollamento della cicatrice, lavoro sui muscoli lombari e del tronco per favorire la stabilità lombare, ma promuoverne la mobilità; esercizi di tonificazione sui muscoli peronei, tibiale anteriore per favorire dorsiflessione e pronazione del piede associati ad elettrostimolazione degli stessi muscoli, esercizi di propriocezione e training deambulatorio per riacquistare il normale schema del passo.

Risultati dopo percorso fisioterapico

Oggi la Signora Maria deambula senza difficoltà.

Dopo 2 cicli di fisioterapia e un lavoro ricco di impegno, Maria ha riacquistato una buona forza muscolare e la zoppia non è più presente; tornerà in Polimedica per ottimizzare il recupero ottenuto durante i precedenti cicli di terapia.

Oggi la Signora Maria è tornata ad una vita normale e deambula senza difficoltà.

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4 commenti su “La riabilitazione dopo l’asportazione di un’ernia discale”

  1. antonio abbrugiati

    Buongiorno,
    mi sono sottoposto a interventi a Marzo 2019.
    La visita di controllo e la risonanza magnetica sono andate bene. Purtroppo non ho dovuto riprendere la mia attività di salumiere (seppur non a tempo pieno). Solo che da qualche giorno oltre hai dolori muscolari dovuto all’intervento, ho un dolore molto simile a prima. Ad ogni movimento ho delle scosse. La cosa è preoccupante? O si tratta di una cosa normale che rientra nel decorso del dopo intervento?
    La ringrazio per una sua eventuale risposta.
    Cordiali saluto
    Antonio

    1. Salve sig. Antonio,non essendo un nostro paziente non conosciamo la sua situazione clinica, ma dai sintomi che ha riferito le suggeriamo di contattare quanto prima il chirurgo che l’ha operato.

  2. Buongiorno mi sono sottosto ad intervento erniadiscale L4L5/L5S1 nel mese di maggio 2019 un mese dopo L operazione ho iniziato la fisioterapia che è durata circa due mesi ma il tutto non è andato a buon fine ho fatto una cura di un mese di nicetile e dopo di ecubalin ma purtroppo niente le due dita del piede esterno sinistro sono ancora senza sensibilità e non mi danno sicurezza nel camminare purtroppo il mio mestiere è fare il cameriere come posso risolvere il problema e se c’è possibilità di riattivare il nervo del piede.Grazie e buona vita

    1. Salve Maurizio, grazie per averci contattati. Non è possibile fare consulti di questo tipo on-line. Occorre visionare la documentazione sanitaria pregressa e fare una valutazione obiettiva. Se ne ha la possibilità ci venga a trovare: 0972236881

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